La vita Arnulfi scritta in versi, probabilmente da un canonico di Cysoing (Cisonium), nel sec. XII-XIII, ispirata unicamente alla leggenda popolare, non fornisce alcun dato cronologico o topografico sicuro.
Ecco tuttavia notizia: Arnulfo (Arnoul, in francese), scudiero di un signore potente, sarebbe vissuto nel sec. VIII. La sua carità lo avrebbe spinto a derubare continuamente il suo padrone per beneficare i poveri. Questa maniera di praticare la virtù gli attirò frequenti castighi, ma i miracoli che operava lo trassero fuori dalle peggiori situazioni.
Morì durante un viaggio in compagnia del suo padrone: dei briganti lo appesero ad un albero, ai piedi del quale fu poi seppellito. Sembra che il suo corpo fosse in seguito trasferito a dove stette gran tempo senza culto. Era invocato, però, contro la febbre: i malati si recavano alla sua tomba e passavano il collo nella corda con cui Arnulfo era stato impiccato.
La sua festa è celebrata il 29 gennaio.
Autore: Albert D'Haenens
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