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Card. Ernest Simoni

Cardinale ultraottantenne

Troshani, Albania, 18 ottobre 1928 -

Ernest Simoni è nato il 18 ottobre 1928 a Troshani, un villaggio a pochi chilometri da Scutari, in una famiglia profondamente religiosa. All’età di dieci anni entrò nel collegio dei francescani a Troshani, iniziando il percorso di studi per la formazione al sacerdozio. Nel 1948, nel pieno delle persecuzioni messe in atto dal regime comunista di Enver Hoxha, anche il convento dei francescani venne saccheggiato e trasformato in luogo di tortura per i prigionieri. I frati vennero tutti fucilati, e i novizi espulsi. Aveva vent’anni e fu quindi inviato dal regime a insegnare in uno sperduto villaggio sulle montagne, e qui il suo lavoro di maestro divenne anche e soprattutto un’opera missionaria ed evangelizzatrice. Dopo due anni di durissimo servizio militare (1953-55), concluse clandestinamente gli studi in teologia e il 7 aprile 1956 fu ordinato sacerdote a Scutari. In obbedienza al Vescovo, si incardinò in diocesi, anche se nel cuore rimase profondamente francescano. Il 24 dicembre 1963, dopo la Messa di Natale, fu arrestato e portato nel carcere di Scutari, in cella d’isolamento. Condannato a morte, la pena fu commutata in 25 anni di lavori forzati. In prigione divenne padre spirituale dei carcerati e loro punto di riferimento. Il 22 maggio 1973 venne nuovamente condannato a morte come presunto istigatore di una rivolta, ma per la testimonianza a suo favore dei carcerieri la condanna non fu eseguita. La sua permanenza in carcere e ai lavori forzati durò in tutto 18 anni, dodici dei quali in miniera. Dopo la liberazione nel 1981, fu comunque considerato “nemico del popolo” e obbligato a lavorare nelle fogne di Scutari. Esercitò il ministero del sacerdozio clandestinamente, fino alla caduta del regime nel 1990. Da allora ha continuato a servire come umile sacerdote, in tanti villaggi, prodigandosi a riconciliare molte persone in vendetta e a portare la sua testimonianza. Testimonianza che commosse profondamente anche Papa Francesco in visita a Tirana il 21 settembre 2014. E’ stato creato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 19 novembre 2016.



Il Cardinale Ernest Simoni, Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania), è nato a Scutari il 18 ottobre 1928. dopo le scuole regolari ha frequentato il liceo del Collegio francescano Illiricum. Ordinato sacerdote l’8 aprile 1956, per oltre sette anni ha guidato le parrocchie di Kabash, Pukë, Kukël, Gocaj, Barbullush, Mal i Jushit, Torovicë e Sumë. Un’esperienza che ne ha formato il carattere e il dinamismo pastorale, tanto che ancora oggi, nonostante l’età, continua a girare nei villaggi dell’Albania per svolgere la sua missione, in particolare  nelle parrocchie di Barbullush e di Trush, a Fushë Arrëz.

Considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha, è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.

Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva.

È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra. Tra i quali c’è anche il primo cardinale albanese della storia, creato nel 1994 da Giovanni Paolo II: Mikel Koliqi (1902-1997), suo concittadino di Scutari e come lui a lungo imprigionato nelle carceri del regime, dove ha scontato ben trentuno anni di detenzione.

Secondo albanese a ricevere la porpora, il card. Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista.

Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala.


Fonte:
Santa Sede

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Aggiunto/modificato il 2024-01-25

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