Sant’Aulo o Avolo è un vescovo di Viviers.
La diocesi di Viviers fu eretta nel IV secolo. Inizialmente la sede episcopale fu nella città di Alba Helviorum, (l'odierna Alba la Romaine. Le fonti ricordano come protovescovo sant’Ianuario (Januarius).
Quando i barbari misero a ferro e a fuoco Alba, i vescovi trasferirono la loro sede nella città di Viviers, intorno alla seconda metà del V secolo.
San Venanzio è il primo vescovo documentato, che partecipò, nel 517, al concilio di Epaon.
Originariamente la diocesi era suffraganea di Arles, come stabilito da Papa Zosimo e confermato nel 450, da Leone Magno.
Una situazione che rimase invariata fino a quando, nel XII secolo, papa Callisto II, assegnò la sede di Viviers alla arcidiocesi di Vienne.
Il 29 novembre 1801, con una propria decisione di papa Pio VII, la diocesi fu soppressa ed accorpata a quella di Mende.
Sant’Aulo, nella lista episcopale più antica della diocesi, redatta nel decimo secolo è collocato al quattordicesimo posto. In alcune liste è stato inserito al quindicesimo posto.
Nella cronotassi della diocesi, figura sempre dopo Sant’Eucherio e prima di Sant’Eumachio.
A Sant’Aulo si attribuisce la fondazione del primo ospedale della città e la liberazione di numerosi schiavi.
Su di lui esiste anche una falsa attestazione. Infatti, nel XVIII, Policarpo de la Rivière, realizzò un falso documento, dove lo faceva diventare un martire, vittima della persecuzione dei barbari. Questa notizia sulla sua morte è palesemente falsa.
Alla sua morte, sant’Aulo fu sepolto in una chiesa presso Viviers e poi traslato nella cattedrale cittadina, in un 20 febbraio di anno imprecisato.
Le sue reliquie furono bruciate nel 1562 dai calvinisti.
Con un apposito decreto la festa dei Santi vescovi Firmino, Aulo, Eumaco e Longino venne fissata nel giorno 29 marzo.
Autore: Mauro Bonato
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