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Sorbas, Spagna, 7 ottobre 1918 – Turón, Spagna, 20 maggio 1938
Tomás Valera González nacque a Sorbas, in provincia e diocesi di Almería, il 7 ottobre 1918. Era studente, nonché membro di Azione Cattolica e dell’associazione dell’Adorazione Eucaristica notturna. Fu ucciso in odio alla fede cattolica il 20 maggio 1938, a 19 anni, presso Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.
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Tomás Valera González (Sorbas, Almería, 1918 – Turón, Granada, 1938) è stato il secondo dei figli del matrimonio formato da Horacio Valera Gutiérrez de Cabiedes e María Teresa González Crespo.
Trascorse i primi anni della sua vita nella sua città natale, Sorbas. Grande amante della musica, entrò presto a far parte della Banda Municipale, suonando il clarinetto.
Molto pio e buon cattolico, da bambino apparteneva al gruppo dei Tarsicios e da giovane all'Adorazione notturna dei Sorbas.
Per la sua nota e pubblica pratica religiosa, fu arrestato da un gruppo del Fronte Popolare il 20 luglio 1936, nel quartiere di Las Herrerías, Cuevas de Almanzora, dove si era rifugiato, sapendo che lo stavano cercando. Aveva 18 anni.
Da lì, fu portato al carcere di El Ingenio, dove svolse vari lavori. Distribuì gran parte del cibo che sua madre gli portava agli altri detenuti. Successivamente, fu trasferito a Turón (Granada) e condannato, senza processo, ai lavori forzati.
Il 20 maggio 1938, dopo due anni di prigione e lavori forzati, fu costretto a scavare una fossa nella quale gettarono prima i corpi di due suoi compagni, dopo averli fucilati, e poi il suo, non prima però di aver gridato " Viva Cristo Re! ". Non aveva ancora 20 anni.
Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.
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