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XIII sec.
E' un cistercense del monastero di Heisterrach. Su di lui c’è solo una citazione di Cesario di Heisterrach: “cantor officio, vir bonus et disciplinatus… Ipse plures habuit visionnes” ("un cantore liturgico, un uomo buono e disciplinato... Aveva molte visioni"). Sappiamio solo che morì nella prima metà del secolo XIII e che la sua memoria viene ricordata nel giorno della sua festa il 6 luglio.
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L'unica testimonianza diretta sulla vita del Beato Ermanno ci perviene da Cesario di Heisterbach, cronista e scrittore cistercense del XIII secolo. Nella sua opera "Dialogus Miraculorum", Cesario definisce Ermanno come "cantor officio, vir bonus et disciplinatus", sottolineando il suo ruolo di cantore liturgico e le sue qualità umane di bontà e disciplina. Inoltre, aggiunge un elemento intrigante: "Ipse plures habuit visionnes", suggerendo che Ermanno fosse dotato di una particolare sensibilità mistica, capace di sperimentare visioni spirituali.
Oltre a questa citazione, non possediamo ulteriori informazioni biografiche su Ermanno. La data della sua nascita e quella della morte sono sconosciute, così come i dettagli del suo percorso formativo e delle sue attività monastiche. L'unica certezza è che egli visse nel monastero di Heisterbach, situato nella diocesi di Colonia in Germania, durante la prima metà del XIII secolo.
Fondato nel 1203 da Enrico di Worms, il monastero di Heisterbach divenne rapidamente un importante centro di cultura e spiritualità all'interno dell'ordine cistercense. La sua fama era legata non solo alla rigorosa osservanza della regola cistercense, ma anche al fervore intellettuale che animava la comunità monastica. Numerosi studiosi e scrittori emersero da Heisterbach, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del pensiero teologico e filosofico del tempo.
In questo contesto di vivace fermento culturale e religioso, Ermanno svolse il suo servizio come cantore liturgico. La sua voce risuonava tra le navate della chiesa, elevando preghiere e salmi durante le celebrazioni monastiche. Oltre a questo compito liturgico, è probabile che Ermanno abbia ricoperto altri incarichi all'interno del monastero, contribuendo alla sua vita quotidiana e al suo funzionamento.
La menzione delle "visiones" da parte di Cesario di Heisterbach apre una finestra sulla dimensione interiore di Ermanno. Queste esperienze mistiche, seppur non descritte nel dettaglio, suggeriscono una profonda sensibilità spirituale e una particolare attitudine alla contemplazione. Le visioni di Ermanno potrebbero essere state manifestazioni di una profonda unione con Dio, momenti di intensa illuminazione interiore che arricchivano la sua vita spirituale.
Autore: Franco Dieghi
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