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Beata Maria di Gesù (Basilia Díez Recio) Vergine e martire

6 novembre

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Moradillo del Castillo, Spagna, 14 giugno 1889 – Madrid, Spagna, 8 novembre 1936

Basilia Díez Recio nacque a Moradillo del Castillo, presso Burgos, in Spagna, il 14 giugno 1889. A trentadue anni entrò nell’Ordine dell’Immacolata Concezione, le cui religiose sono dette Concezioniste Francescane, diventando suor Maria di Gesù. Visse intimamente unita al Signore, disponendosi a volere ciò che lui voleva. Allo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il monastero di San Giuseppe a Madrid, dove viveva insieme ad altre nove monache. Allo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il monastero, requisito dai miliziani. Insieme ad altre nove monache, trovò rifugio da un benefattore. Di lei e delle altre si persero le tracce dopo l’8 novembre 1936, quando vennero portate via dal loro rifugio; neanche i loro resti mortali sono mai stati rinvenuti. Suor Maria di Gesù e le sue compagne, alle quali sono state unite altre quattro monache di due ulteriori monasteri dello stesso Ordine, sono state beatificate il 22 giugno 2019 a Madrid, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole ricordano i propri Martiri del XX secolo.



Basilia Díez Recio nacque a Moradillo del Castillo, presso Burgos, in Spagna, il 14 giugno 1889, figlia di Pedro Díez e Victoriana Recio.
A causa delle responsabilità familiari, dovette attendere fino a quando ebbe trentadue anni per compiere la propria scelta vocazionale. Il 10 gennaio 1921, quindi, partì da Burgos per raggiungere il monastero di San Giuseppe, dell’Ordine dell’Immacolata Concezione, le cui religiose sono dette Concezioniste Francescane. Il 14 luglio dello stesso anno ricevette l’abito religioso. Il suo nuovo nome fu suor Maria di Gesù.
Rimase coerente con le proprie decisioni iniziali e condusse la stessa vita d’intimità e di unione col Signore che aveva quand’era ancora piccola e viveva al suo paese. Cercò di non far trasparire mai i propri gusti o le preferenze personali, abbandonandosi interamente a Dio.
Le Concezioniste Francescane del monastero di San Giuseppe a Madrid, come altre comunità religiose, vennero raggiunte dai disordini della guerra civile spagnola. Alle nove del mattino del 19 luglio 1936, era appena finita la Messa nel convento, quando da fuori si sentirono grida di minaccia: «Fuori le monache!». Madre Maria del Monte Carmelo, la superiora, diede quindi ordine alle altre monache di tornare in coro, per consumare le Ostie consacrate così da evitare profanazioni.
Mentre le distribuiva, il cappellano domandò alle religiose: «Se le circostanze lo richiedessero, sareste disposte a dare la vita per mantenervi fedeli ai vostri impegni di anime consacrate?». La risposta di tutte fu un «Sì» fermo e incondizionato.
Si vestirono quindi con abiti secolari, presero con sé un fagotto con lo stretto indispensabile e lasciarono il monastero in due gruppi. Otto ripararono nelle case di amici o di parenti, mentre le restanti dieci vennero ospitate da un benefattore, comprese la superiora e suor Maria di Gesù.
Il portinaio di uno stabile vicino, però, denunciò la loro presenza. Da allora subirono frequenti controlli e ingiurie da parte dei miliziani, che volevano costringerle a rinunciare alla fede. Nei mesi di luglio e agosto rimasero per giorni senza poter bere, dato che era stata loro tolta l’acqua.
L’8 novembre 1936 le monache vennero prelevate dalla casa dov’erano state ospitate e obbligate a salire su un camioncino. Non ci sono notizie esatte dei loro ultimi giorni; neanche i loro resti mortali sono mai stati rinvenuti. Suor Maria di Gesù aveva quarantasette anni, quindici dei quali di vita religiosa.
L’Ordine delle Concezioniste Francescane ebbe altre martiri nel corso della guerra civile spagnola. Suor Maria Agnese di San Giuseppe e suor Maria del Monte Carmelo della Purissima Concezione, del monastero di Nostra Signora delle Misericordie a El Pardo, nei pressi di Madrid, vennero fucilate all’alba del 22 agosto 1936. Sono le uniche i cui resti sono stati identificati e preservati.
La superiora del monastero di Escalona, suor Maria di San Giuseppe, e la sua vicaria, suor Maria dell’Assunzione, furono invece le uniche che non tornarono a casa alla fine della guerra. Dopo essere passate per varie carceri con le altre monache, vennero uccise alla fine di ottobre del 1936. Anche le loro spoglie sono andate disperse.
La causa delle quattordici Concezioniste, capeggiate proprio da madre Maria del Monte Carmelo, ha visto l’inizio delle fasi preliminari a Toledo, a partire dal 2002. La fase diocesana, però, si è svolta a Madrid, luogo del loro martirio, dal 2006 al 3 febbraio 2010. Il nulla osta della Santa Sede è invece datato 9 ottobre 2007.
Il 15 gennaio 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui le monache venivano dichiarate martiri.
La beatificazione è stata celebrata il 22 giugno 2019 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid, presieduta dal cardinal Becciu come inviato del Santo Padre. La memoria liturgica di suor Maria di Gesù e compagne cade il 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole ricordano i propri Martiri del XX secolo.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2019-06-25

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