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Seville, Spagna, 6 ottobre 1916 - Sanlúcar la Mayor, Spagna, 12 novembre 1977
Madre Belén nacque a Siviglia nel 1916. A 11 anni rimase orfana di entrambi i genitori. Ebbe un’infanzia difficile che influì profondamente sulla sua personalità, sul suo essere contemplativo e apostolico. Fu una donna allegra, coraggiosa, piena di tenerezza e carità risultato della gioia che riempiva il suo cuore e che si concretizzò nel suo amore nei confronti di Dio e per l’umanità. A 21 anni, seguendo la chiamata del Signore, entra nella Congregazione delle Esclavas del Divino Corazón; la Congregazione era stata fondata dal cardinale Marcelo spinola y Maestre (1835-1906) Arcivescovo di Siviglia beatificato il 29 marzo 1987. La caratteristica della sua vita religiosa fu l’amore verso i poveri. I suoi primi anni come religiosa la videro attiva nella città di Linares soprattutto nel quartiere più povero e abbandonato della città. In seguito fu destinata con altre consorelle ad aprire la missione di Dianópolis in Brasile. Qui rimase 15 anni fino al 1968 quando fece ritorno in spagna per far parte del Consiglio Generale della Congregazione. Nel 1974 l’obbedienza la chiamò a svolgere il suo apostolato nella cittadina di Sanlúcar la Myor nei pressi di Siviglia. Agli inizi del 1977 le fu diagnosticato un cancro ai polmoni e in pochi mesi, il 12 novembre 1977, morì tra il rimpianto delle consorelle e della popolazione di Sanlúcar la Myor. Incominciata l’Inchiesta diocesana sulle vita e sulle virtù di madre Belén, fu chiusa il 12 novembre 2015. Attualmente la Causa è al vaglio della Congregazione delle Cause dei Santi.
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Nacque a Siviglia il 6 ottobre 1916 e fu battezzata nella parrocchia di El Salvador il 3 novembre 1916. Proveniva da una famiglia cristiana e benestante. Suo padre, Alberto Romero, notaio di professione, possedeva proprietà e tenute nel villaggio di El Coronil, Siviglia. Sua madre, Salud Algarín, era nativa di Siviglia. Aveva un solo fratello, Antonio, di un anno più grande di lei. A soli due anni perse la madre, morta a causa di un'epidemia di influenza che devastò la città. E a undici anni perse anche il padre, morto di cancro. La sua casa divenne la scuola degli schiavi di Siviglia, dove trascorse tutta l'infanzia e l'adolescenza sotto la cura degli zii e dei tutori. All'età di 21 anni, rinunciando a tutto ciò che il mondo le aveva promesso e interrompendo i suoi progetti di matrimonio, il 19 marzo 1938 entrò nel noviziato della Congregazione delle Ancelle del Divin Cuore. Dove professò il 25 ottobre 1940. Le scuole di Aracena e Linares furono il luogo in cui svolse le sue prime attività apostoliche ed educative. Già a Linares, iniziò a lavorare nel quartiere più povero e abbandonato della città. Fu sempre animata dalla preoccupazione e dalla chiamata alla dedizione totale ai territori missionari. Infine, nel 1953, fu assegnata a Dianópolis, nella regione di Goias, nel Brasile centrale, un luogo remoto e povero, dove fu aperta la prima missione degli Schiavi. Il suo soggiorno di nove anni segnò una vita dedicata all'eroismo, all'apostolato, alla catechesi, ai poveri... questi anni avrebbero segnato chiaramente una svolta nella sua vita spirituale e apostolica. Sei anni trascorsi nella scuola Volta Redonda (1962-1968) completarono il suo soggiorno in Brasile. Nel Capitolo Generale del 1968 fu eletta Consigliera Generale, il che segnò il suo ritorno in Spagna. Nel 1970 fu nominata anche Superiora Regionale della Spagna Settentrionale. Dopo questo periodo, nel 1974, fu assegnata a Siviglia (Valdezorras) e nel 1975 alla comunità di Sanlúcar la Mayor. Fu qui che visse la sua ultima malattia, una malattia molto dolorosa che sopportò con la stessa generosità con cui aveva vissuto tutta la vita. Morì a Siviglia nelle prime ore del 12 novembre 1977. Le sue spoglie riposano nella chiesa della scuola di Sanlúcar La Mayor. La fama della sua santità e il fascino della sua vita e della sua virtù, lungi dal diminuire, non hanno fatto che crescere da allora fino ai giorni nostri.
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Fonte:
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unaesclavacaminodelosaltares.blogspot.com
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