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> Home > Sezione Servi di Dio > Serva di Dio Maria Pia Brando Condividi su Facebook Twitter

Serva di Dio Maria Pia Brando Religiosa e fondatrice

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Napoli, 3 giugno 1851 – 27 agosto 1916


Maria Pia Brando nacque a Napoli, nel quartiere San Giuseppe, il 3 giugno del 1851, da Giovan Giuseppe e da Concetta Marrazzo. La sua famiglia era abbastanza facoltosa, il papà che lavorava nel Banco di Napoli, come cassiere, possedeva un intero palazzo, dove c'era la loro abitazione. La mamma di Maria Pia, Concetta, viene ricordata come donna di sani principi morali, oltre a essere molto religiosa: le sue virtù  sono raccolte nelle testimonianze di alcune amiche e conoscenti, con i quali ella usava raccogliersi periodicamente in preghiera e  spesso intenta nelle letture spirituali. Concetta, che era cagionevole di salute, morì di parto a soli 32 anni, dopo aver messo alla luce la secondogenita, Adelaide.
Nel maggio del 1870, Maria Pia entrò nel complesso monastico delle Clarisse a Napoli, detto delle Fiorentine, sito presso l’Arco Mirelli, ed e qui, in questo monastero, che Brando emise i solenni voti. Anch’ella cagionevole di salute, era costretta, di tanto in tanto, a far ritorno a casa per eseguire il decorso di riabilitazione e delle opportune cure. Col passare degli anni crebbe in lei l’indiscutibile necessità di imboccare un nuovo cammino di vita, senza distaccarsi però dalla vita religiosa. Nell'anno 1881 il Vicario Generale dell'ordine religioso, Monsignor Giuseppe Carbonelli,  la volle trasferita a Mugnano di Napoli, dove fece conoscenza con don Vincenzo Orlando, fondatore del primo nucleo del Ritiro dei Sacratissimi Cuori, opera realizzata grazie all’acquisto di alcuni locali e di un giardino, di proprietà del principe di Canosa, Fabrizio Capece Minutolo.
Presto, però, la Brando rimase da sola a sostenere il progetto, per la scomparsa di Monsignor Orlando, e nonostante le difficoltà e la sua gracilità, si dedicò con fervore all'opera e investì tutta la sua eredità nell’ampliamento del complesso religioso.
A conclusione dell’opera, Maria Pia, fece realizzare la bellissima statua del Gesù, dal volto somigliantissimo alla "visione" che lei asseriva di aver ricevuto. Condusse una esistenza umile, dedita solo al lavoro e alle preghiere. Alcune testimonianze, delle suore che la circondarono, riferirono che la religiosa non ebbe mai un letto, poiché preferiva trascorrere la notte seduta su di uno sgabello, accanto ad un grande Crocifisso, nonostante il suo fisico fosse alquanto debilitato. Il complesso si dotò di un orfanotrofio con molte fanciulle.
Per ovviare ai problemi di sussistenza delle orfanelle e dell’intero convento, la Madre, si recava ogni giorno a questuare per le strade di Mugnano e nei paesi circostanti, dove raccoglieva le offerte dei benefattori. Ma ben presto altre suore si unirono al suo progetto e la comunità religiosa crebbe negli anni. Fondò le suore Francescane del Sacro Cuore, che successivamente si fusero con le Suore Vittime Espiatrici dell’Eucaristia.
Maria Pia spirò nella sua abitazione, situata nel Rione Sanità, la sera del 27 agosto del 1916. Ricevuta la notizia della sua scomparsa, i mugnanesi, commossi, si strinsero intorno alle suore del convento di Mugnano, mentre il consiglio comunale si riuniva in seduta straordinaria per comunicare alle autorità politiche e militari cittadine la scomparsa di colei che aveva profuso tante opere di assistenza sociale per i più deboli ed aver elevato la spiritualità dell’intera comunità mugnanese. Oggi il suo corpo riposa a Mugnano nel Santuario Diocesano del Sacro Cuore, da lei fondato, ed è in corso la sua causa di canonizzazione.


Autore:
Antonino Granata

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Aggiunto/modificato il 2020-01-08

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