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El Paisnal, El Salvador, 10 novembre 1960 - Aguilares, El Salvador, 12 marzo 1977
Nato a El Paisnal (El Salvador) il 10 novembre 1960, seguiva spesso il parroco nelle attività pastorali. Andò a El Paisnal per partecipare alla Messa presieduta da P. Rutilio Grande, con il quale subì il martirio lo stesso 12 marzo 1977. Aveva 16 anni di età. Papa Francesco ha riconosciuto il loro martirio in data 21 febbraio 2020. La solenne beatificazione è stata celebrata in data 22 gennaio 2022.
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Nelson Rutilio Lemus Chavez è nato il 10 novembre 1960 a El Paisnal nel dipartimento di San Salvador, primo di otto sorelle e un fratello. Sua madre era una casalinga e suo padre lavorava presso l'ufficio postale locale. Era epilettico fin dalla sua infanzia.
I suoi genitori erano stati minacciati più volte a causa della loro partecipazione ai delegati del movimento della Parola nella loro parrocchia locale. Nelson, nel frattempo, si acapparrò l'incarico di suonare le campane della chiesa per la Messa e spesso aiutò il suo parroco nei suoi doveri intorno alla chiesa. Contribuì anche a diverse attività pastorali nella parrocchia e aiutò gli altri nella lettura della Bibbia. Sua sorella, Dinora Lemus (che aveva nove anni quando suo fratello fu assassinato), ricordò in seguito come suo fratello aveva "il dono di aiutare" ed era diligente nei suoi studi a scuola. Nel suo tempo libero, Nelson amava giocare con un aquilone con i suoi amici.
Il 12 marzo 1977, dopo aver consegnato legna alla sua madrina, Nelson andò con il sacerdote gesuita Rutilio Grande Garcia e il suo compagno Manuel Solàrzano per partecipare alla Messa serale e poi per recitare la novena a San Giuseppe. Ma tre soldati salvadoregni tesero loro un'imboscata su una strada sterrata in mezzo a un campo di canna da zucchero (circa un chilometro da Aguilares) e crivellarono la loro Volkswagen bianca e nera con il fuoco delle mitragliatrici intorno alle ore 17.00.
Solórzano tentò di proteggere entrambi i compagni, mentre dieci proiettili lo crivellavano e gli strappavano il braccio. Lo stesso Nelson ebbe cinque fori in testa, mentre Padre Rutillio Grande era stato colpito diciotto volte in quanto bersaglio principale. La notizia della morte dei tre arrivò solamente tra le 17.30 e le 18.00. L'arcivescovo di San Salvador, Sant'Oscar Arnulfo Romero y Galdàmez, presiedette la Messa funebre nella cattedrale.
Il processo di beatificazione per Lemus e i suoi due compagni è iniziato dopo che la Congregazione per le Cause dei Santi ha emesso il funzionario "nihil obstat"che avrebbe permesso all'arcidiocesi di San Salvador di condurre un'indagine sulla loro vita e santità. Scopo della causa il determinare se i tre fossero morti "in odium fidei". Il processo è stato avviato a San Salvador l'8 gennaio 2016 ed è stato concluso pochi mesi dopo, il 16 agosto. Tuttavia, è stato avviato un processo supplementare, dal 17 marzo 2017 al 6 giugno successivo. a Roma ha convalidato entrambi i processi in quanto conformi alle loro normative il 2 marzo 2018. LA positio sul martirio è stata approvata dai teologi della Congragazione delle Cause dei anti il 19 settembre 2019, poi dai Cardinali e Vecovi della stessa il 18 febbraio 2020. Papa Francesco il 21 febbraio 2020 ha riconosciuto il loro martirio in odio alla fede. La data originale per la beatificazione prevista in agosto venne rinviata a causa della pandemia di COVID-19. La beatificazione è stata dunque celebrata il 22 gennaio 2022, con il cardinale Gregorio Rosa Chavez a presiedere il rito a nome del Papa.
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