Il corpo di santa Demetra era stato donato da mons. Marcantonio Oddi, vescovo di Perugia, alla monaca Camilla Renetta del monastero romano di santa Caterina da Siena e da quest’ultima a mons. Cherubino Malaspina, vescovo di Sansepolcro e anch’egli domenicano. Quest’ultimo lo donò alla marchesa Ottavia, moglie di suo nipote Giovanni Gaspare Felice Malaspina e fu da lei destinata alla chiesa parrocchiale di Treschietto (MS) nel 1662. La sollene acoglienza a Treschietto avvenne l’8 marzo, giorno al quale rimase legata la festa principale con la processione, alla quale se ne aggiunse una seconda votiva la prima domenica di maggio. L’originale cassetta di legno chiaro in cui erano contenutae le ossa, per la grande venerazione di cui la santa godeva, venne sostituita da una più preziosa realizzata a Firenze negli anni successivi.
Autore: Don Emanuele Borserini
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