Sant’Aimo (Aymon o Hamon) è stato un monaco vissuto nel XII secolo.
Non sono molte le informazioni che lo riguardano.
Sappiamo che nacque vicino a Rennes in Francia e che decise di entrare nel monastero benedettino di Savigny in Normandia.
L’abbazia di Sauvigny era inizialmente un monastero doppio fondato nel XII secolo, da San Vitale al centro di una foresta selvaggia, su un terreno donato di Raoul de Fougères.
In tale abbazia solo cinque religiosi ebbero l'onore degli altari: san Vitale, san Goffredo, san Pietro d'Avranches, san Guglielmo; e sant’Aimo ('Hamon).
Appena entrato nel monastero si prese cura di due monaci che erano ammalati di lebbra e i superiori decisero di designarlo ad essere fratello laico, per tenerlo separato dalla comunità dei monaci evitando così che la malattia si diffondesse nel monastero.
In alcuni testi si motiva la decisione pensando che anche sant’Aimo avesse contratto pure lui la lebbra.
Sant’Aimo era molto felice di essere a servizio tra i fratelli laici e visto che questi, normalmente avevano una scarsa cultura religiosa spirituale, si mise a loro disposizione con tutto il suo affetto e con loro condivise un cammino verso la perfezione.
Dopo un certo periodo e una volta constatato che sant’Aimo non aveva contratto il morbo, gli venne permesso di diventare monaco e di essere ordinato sacerdote.
Sant’Aimo è principalmente ricordato per la sua gentilezza, la sua carità soprattutto nei confronti degli ammalati e per le sue esperienze mistiche.
Si ritiene che sant’Aimo sia morto nell’anno 1173 e la sua memoria viene ricordata durante la sua festa fissata giorno 30 aprile.
Autore: Mauro Bonato
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