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Santi Marta, Maria e Lazzaro Amici del Signore

Festa: 29 luglio - Memoria

I sec.

Nella casa di Betania il Signore Gesù ha sperimentato lo spirito di famiglia e l'amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì generosamente ospitalità, Maria ascoltò docilmente le sue parole e Lazzaro uscì prontamente dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte. Nel 2021 Papa Francesco ha decretato che la memoria liturgica presente nel Calendario Romano Generale al 29 luglio, già dedicata alla sola Santa Marta, venisse ridenominata "Santi Marta, Maria e Lazzaro". Nell'edizione del Martirologio Romano promulgata da San Giovanni Paolo II all'alba del Terzo Millennio già i tre santi erano ricordati insieme il medesimo giorno.



 

23750 - Santa Marta di Betania

96761 - Santa Maria di Betania

81850 - San Lazzaro di Betania

 


 

SANTI MARTA, MARIA E LAZZARO di Betania, Amici del Signore
 

Passando per il villaggio di Betania, Gesù incontra due donne sorelle dell’amico Lazzaro: Marta e Maria (Lc 10,38-42). Questo episodio è narrato soltanto dall’evangelista Luca. Gesù viene invitato da Marta ad entrare in casa e il fatto che Egli accolga l’invito da una donna è degno di nota, ma ciò che è veramente fuori dalla norma è che si metta ad insegnare ad una donna, perché, secondo la mentalità di allora, era tempo perso: una donna infatti, non avrebbe sicuramente imparato nulla! Maria invece, si siede ai piedi del Maestro e “sta” cioè si siede ad ascoltare la Parola di Gesù. Il termine greco che Luca usa è “upaxoè” cioè un atteggiamento di ascolto disponibile e sottomesso. L’ascolto era prerogativa riservata agli uomini; alle donne competeva occuparsi dei “servizi”, cioè delle faccende da sbrigare in casa. Marta infatti è tutta presa da queste occupazioni: occorre preparare la tavola, cucinare, perché un ospite di tale riguardo venga accolto nel migliore dei modi. Perciò si lamenta perché vuole che la sorella la aiuti. Gesù riconosce come buono l’impegno di Marta, ma riconosce che Maria “si è presa la parte migliore!” Qui Gesù valorizza ciò che fa Maria: il silenzio e l’ascolto. Invita a non lasciarsi prendere dagli eccessivi impegni quotidiani che non permettono il raccoglimento, l’incontro con Dio, la ricerca, la meditazione, la necessità di “rientrare in noi stessi”. Gesù però non condanna tutto ciò che è necessario per servire i fratelli. In pratica contemplazione e azione sono le due facce di una stessa medaglia. Ciascuno di noi deve essere insieme Marta e Maria. In questo episodio è importante sottolineare l’atteggiamento di Gesù: promuove la donna allo stesso livello dell’uomo, entrambi possono (e devono) ascoltare la Parola; così Maria viene elevata alla stessa dignità dei discepoli.


Autore:
Maria Adelaide Petrillo

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Aggiunto/modificato il 2021-02-24

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