Onesima è una vergine santa venerata a Colonia, in Germania. Su di lei non sappiamo molto, se non che il suo nome compare in vari martirologi.
L'unica fonte che ci fornisce qualche informazione sulla sua vita è l'antico martirologio dei Carmelitani di Colonia, che la cita nel giorno 27 febbraio, insieme ad altri santi. La citazione recita: "Ipso die S. Onesimae virginis".
Anche nel martirologio della città di Colonia del 1490, e in altre simili pubblicazioni, Santa Onesima viene celebrata e ricordata nello stesso giorno. Solo nel caso dell'abate di Messina, Maurolico, la festa per la santa è fissata nel giorno 29 febbraio.
La tradizione vuole che Onesima sia stata una giovane donna di origine cristiana che visse a Colonia intorno all'anno 360. Fu martirizzata durante le persecuzioni dei cristiani da parte dell'imperatore romano Giuliano l'Apostata.
Secondo la tradizione, Onesima fu arrestata e portata davanti al prefetto della città. Rifiutò di abiurare la sua fede e fu condannata a morte. Fu decapitata e il suo corpo fu gettato in un fiume.
I fedeli recuperarono il corpo della santa e lo seppellirono in una chiesa a Colonia. Il luogo del suo martirio e della sua sepoltura è ancora oggi meta di pellegrinaggio.
Santa Onesima è venerata come patrona di Colonia e delle vergini. La sua festa liturgica si celebra il 27 febbraio.
Autore: Franco Dieghi
|