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Beato Bartolomeo da Vittoria Religioso

27 aprile

XV-XVI sec.

Il Beato Bartolomeo da Vittoria detto anche da Vadinia è un francescano vissuto tra il XV e XVI secolo.
Su di lui sappiamo solo che morì nel convento di Santa Maria del Gesù di Saragozza, nell’anno 1512.
Il suo nome compare nel testo “Croniche dell’Ordine dei Frati Minori” pubblicato a Venezia nel 1608.
E’ ricordato nel Martirologio Francescano con questo elogio: “humilitate  et oratione conspicuus, profetiae quoque dono refulsit” da cui si deduce che oltre ad essere un uomo umile e di preghiera, ebbe il dono della profezia.



La storia del Beato Bartolomeo da Vittoria, religioso francescano vissuto tra il XV e XVI secolo, è avvolta da un velo di mistero. Le informazioni su di lui sono scarne e frammentarie, tratte principalmente da fonti storiche come le "Croniche dell'Ordine dei Frati Minori" pubblicate a Venezia nel 1608. Nonostante la scarsità di dettagli biografici, la figura di Bartolomeo emerge come quella di un uomo di profonda umiltà e dedizione alla preghiera, dotato inoltre del dono della profezia.
Le poche notizie certe che possediamo su Bartolomeo da Vittoria ci informano che egli era un frate francescano. La sua data di nascita e il luogo di origine rimangono sconosciuti, così come i dettagli del suo percorso di vita e formazione religiosa. L'unica certezza riguarda la sua morte, avvenuta nel convento di Santa Maria del Gesù a Saragozza nel 1512.
Nonostante la mancanza di informazioni biografiche, il Beato Bartolomeo da Vittoria è ricordato nel Martirologio Francescano con un elogio che ne sottolinea le qualità spirituali: "humilitate et oratione conspicuus, profetiae quoque dono refulsit". In latino, questa frase significa "conspicuo per umiltà e preghiera, risplendette anche per il dono della profezia".
L'elogio del Martirologio Francescano ci presenta Bartolomeo come un uomo di profonda umiltà, dedito alla preghiera e alla contemplazione. La sua vita francescana era improntata sull'osservanza della regola di San Francesco, con una particolare attenzione alla povertà, alla castità e all'obbedienza. La sua umiltà lo rendeva un esempio per i confratelli e un punto di riferimento per i fedeli che si rivolgevano a lui per conforto e consiglio.
Oltre all'umiltà e alla dedizione alla preghiera, Bartolomeo era dotato del dono della profezia. Secondo la tradizione, egli era in grado di prevedere eventi futuri, sia di natura personale che collettiva. Questa capacità, unita alle sue altre qualità spirituali, lo rendeva una figura venerata e rispettata all'interno dell'Ordine Francescano.
Il Beato Bartolomeo da Vittoria viene commemorato il 27 aprile nel Martirologio Francescano. La sua memoria è ancora viva in alcune comunità francescane, dove viene ricordato come un esempio di umiltà, preghiera e profezia.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-17

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