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Beato Giambattista Lucarelli Francescano alcantarino

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Montelevecchie, Belvedere Fogliense, Pesaro, 1540 - Napoli, 1604

Nacque a Montelevecchie nel 1540. Fin da ragazzo entrò nell’ordine dei Frati Minori Conventuali di Mondaino, dove era Guardiano lo zio P. Nicola Lucarelli. Studiò Teologia no a conseguire il titolo del Dottorato. Nel 1571, in occasione della battaglia di Lepanto (7 ottobre), fu inviato dal Papa S. Pio V a fare da confessore ai soldati del Duca di Urbino che vi partecipava con 6.000 metaurensi. Alla ricerca di una vita più mortificata, si recò in Spagna per unirsi ai Riformati Scalzi, detti Alcantarini. Per conto di questo Ordine religioso fu missionario e viaggiatore negli anni 1576-87. La sua vita missionaria fu descritta da lui stesso in una relazione presentata al Card. Alessandro de’ Medici, che divenne Papa Leone XI nel 1605 per soli 27 giorni. Tornato in Italia, continuò la sua missione di predicatore soprattutto per le quaresime. Fondò alcuni conventi della riforma di S. Pietro di Alcantara. Fu un religioso molto considerato non solo da Papi, ma anche da S. Filippo Neri e S. Felice da Cantalice i quali lo considerarono subito un Santo. Morì in concetto di santità in un convento di Napoli, ove si iniziò un processo di beatificazione, che non fu portato a termine. Il suo corpo fu sepolto in una tomba diversa da quella della sua Famiglia Religiosa, per cui è divenuta irreperibile.



Il beato Giambattista Lucarelli è stato un francescano conventuale, poi alcantarino vissuto nel XVI secolo.
Giambattista Lucarelli nacque nel 1540 a Montelevecchie, oggi Belvedere Fogliense, frazione di Tavulla in provincia di Pesaro, da Gregorio e Camilla Perti.
Fin da ragazzo, sentita l’inclinazione a diventare religioso, decise che la sua strada poteva essere quella del francescano tra i Frati Minori Conventuali.
Nel 1554, a soli quattordici anni entrò nella comunità di Mondaino, dove suo zio, padre Nicola Lucarelli era il Guardiano.
Studiò Teologia fino a conseguire il titolo del Dottorato.
In occasione della battaglia di Lepanto, 7 ottobre 1571, fu inviato dal Papa S. Pio V per essere il confessore dei soldati del Duca di Urbino, che per partecipare alla guerra vi inviò ben seimila metaurensi.
Padre Giambattista essendo alla ricerca di una vita più austera e mortificata, si recò in Spagna ed entrò nella comunità religiosa dei Riformati Scalzi, detti Alcantarini.
In questa nuova famiglia divenne un missionario e iniziò a viaggiare negli anni 1576-87.
Le sue esperienze di vita missionaria furono descritte in una relazione che presentò al cardinale Alessandro de’ Medici, futuro Papa Leone XI nel 1605 per soli 27 giorni.
Padre Giambattista Lucarelli, tornato in Italia, continuò la sua missione di infaticabile predicatore soprattutto per le quaresime.
Nel territorio italiano fondò alcuni conventi della riforma di S. Pietro di Alcantara.
Padre Giambattista Lucarelli era un religioso molto considerato non solo da alcuni Papi, ma anche da S. Filippo Neri e S. Felice da Cantalice i quali lo consideravano un Santo.
Nel 1604, morì in concetto di santità in un convento di Napoli, dove iniziò subito un processo per la sua beatificazione, che non fu portato a termine.
Il corpo del beato Giambattista Lucarelli che fu sepolto in una tomba diversa da quella della sua famiglia religiosa, è divenuto irreperibile.
L’Arcidiocesi di Pesaro lo elenca tra suoi beati.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2022-03-12

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