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Beato Tommaso Morales Morales Sacerdote domenicano, martire

31 agosto

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Carrizal de Ingenio, Spagna, 12 luglio 1907 – Pozos de Tabernas, Spagna, 30/31 agosto 1936

Tomás Morales Morales nacque il 12 luglio 1907 a Carrizal de Ingenio, nelle isole Canarie. A tredici anni partì per il convento domenicano di Almagro; ricevette l’abito religioso il 3 ottobre 1923 e professò i voti l’8 ottobre 1924. Studente molto brillante, divenne insegnante di greco prima ancora dell’ordinazione sacerdotale, che gli fu conferita il 29 marzo 1931. Nel 1933 era membro della comunità domenicana di Almería: insegnava greco ed ebraico e animava i gruppi giovanili di Azione Cattolica. Più volte manifestò la propria sicurezza nell’assistenza dello Spirito Santo in caso di martirio e che avrebbe accettato con gioia e accettazione un evento del genere. Verso la fine del luglio 1936, la comunità si vide costretta ad abbandonare il convento. Padre Tomás e padre Fernando Grund Jiménez partirono il 21 luglio 1936: trovarono rifugio in due famiglie di amici, ma solo per due giorni. Il 23, infatti, vennero arrestati e condotti al carcere provinciale. Il 10 agosto vennero condotti nell’imbarcazione «Astoy-Mendi», adattata a prigione. Da lì vennero tratti fuori per essere uccisi nella notte tra il 30 e il 31 agosto. I cadaveri vennero riesumati e identificati il 20 febbraio 1941. I resti di padre Tomás e di padre Fernando vennero traslati nella cappella del cimitero di Almería riservata ai frati Domenicani. Al momento della morte, padre Tomás aveva ventinove anni. Insieme al suo compagno di martirio, è stato inserito nella causa che comprendeva in tutto sei frati del convento domenicano di Almería e un Terziario domenicano: sono stati beatificati il 18 giugno 2022 nella cattedrale di Siviglia, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica ricorre il 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.



I primi anni
Tomás Morales Morales nacque il 12 luglio 1907 a Carrizal de Ingenio, nelle isole Canarie; precisamente in diocesi delle Canarie e provincia di Las Palmas de Gran Canaria. Fu battezzato lo stesso giorno della nascita. I suoi genitori, José Morales Rodríguez e Andrea Morales Alemán, ebbero in tutto nove figli.
Tomás fu anche cresimato nella sua parrocchia di nascita il 20 febbraio 1910, per mano del vescovo della sua diocesi, monsignor Adolfo Pérez Muñoz. Compì i primi studi al suo paese, in una scuola mista.

Nell’Ordine Domenicano
Nel novembre 1920, tredicenne, arrivò a Cadice per dirigersi, da lì, al convento domenicano di Almagro. Ricevette l’abito religioso il 3 ottobre 1923 e professò i voti l’8 ottobre 1924. Dai giudizi ottenuti negli anni di studio si denota che seguì con gran profitto gli studi. Uno dei suoi professori era padre Francisco Barbado, successivamente vescovo di Salamanca e padre conciliare al Concilio Vaticano II.
Nell’anno scolastico 1932-1933, fra Tomás impartì tre lezioni di greco a settimana. Fu ordinato sacerdote il 29 marzo 1931 e celebrò la Prima Messa ad Almagro il 7 aprile 1931, pochi giorni prima della proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola.
Nel 1933 era membro della comunità domenicana di Almería. Insegnava greco ed ebraico e animava i gruppi giovanili di Azione Cattolica. Più volte manifestò la propria sicurezza nell’assistenza dello Spirito Santo in caso di martirio e che avrebbe accettato con gioia e accettazione un evento del genere.

Il martirio
Verso la fine del luglio 1936, la comunità si vide costretta ad abbandonare il convento. Padre Tomás e padre Fernando Grund Jiménez partirono il 21 luglio 1936: trovarono rifugio in due famiglie di amici, ma solo per due giorni. Il 23, infatti, vennero arrestati e condotti al carcere provinciale.
Il 10 agosto vennero condotti nell’imbarcazione «Astoy-Mendi», adattata a prigione. Da lì vennero tratti fuori per essere uccisi nella notte tra il 30 e il 31 agosto. Insieme a loro c’erano monsignor Diego Ventaja Milán e monsignor Manuel Medina Olmoz, vescovi rispettivamente di Almería e di Cadice (beatificati nel 1993).
I cadaveri vennero riesumati e identificati il 20 febbraio 1941. I resti di padre Tomás e di padre Fernando vennero traslati nella cappella del cimitero di Almería riservata ai frati Domenicani. Al momento della morte, padre Tomás aveva ventinove anni.

La prima fase della causa di beatificazione e canonizzazione
Padre Tomás e padre Fernando vennero inclusi nella causa di beatificazione e canonizzazione intestata a Juan Aguilar Donis e cinque compagni, a cui fu aggiunto Fructuoso Pérez Márquez, Terziario domenicano e padre di famiglia.
Il processo informativo fu quindi celebrato dal 1962 al 1971 nella diocesi di Almería; nella medesima sede si svolse, nel 1995, l’inchiesta diocesana. La validità giuridica di entrambi venne riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 3 dicembre 1999.
La “Positio super martyrio”, consegnata nel 2013, venne esaminata anzitutto dai Consultori Storici, il 10 giugno 2014. La discussione sull’effettivo martirio invece iniziò con il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, i quali, il 23 ottobre 2018, si pronunciarono a favore. Anche i cardinali e i vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi, il 10 dicembre 2019, confermarono che l’uccisione dei frati era avvenuta a causa della loro fedeltà alla Chiesa.

Il decreto sul martirio e la beatificazione
L’11 dicembre 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò il decreto sul martirio.
La beatificazione di padre Juan Aguilar Donis e compagni si svolse il 18 giugno 2022, nella cattedrale di Siviglia, nella Messa presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, come inviato del Santo Padre.
Nella stessa celebrazione furono elevati agli onori degli altari anche venti Domenicani del convento di Almagro e suor Ascensione di San Giuseppe, Domenicana contemplativa. La memoria liturgica dei ventisette Domenicani fu fissata al 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2022-08-09

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