Casteau, Hainaut, Belgio, inizio XII sec. – Parigi, Francia, 1163
Monaco cistercense vissuto nel XII secolo, è stato il primo abate di Cambron e poi di Clairvaux e Citeaux.
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Il beato Fastré de Cambron, nacque all’inizio del XII secolo, in una famiglia nobile, nel castello di Gaviamez nei pressi di Cambrom nella contea dell’Hainaut in Belgio.
Fastré fu attratto fin da giovane dalla vita monastica e dalla personalità di San Bernardo. Deciso di farsi monaco, a soli quindici anni si recò a Clairvaux e nell’antica abbazia cistercense situata nel comune di Ville-sous-la-Ferté, dove ricevette l’abito cistercense dallo stesso San Bernardo.
Successivamente, nel 1148, l’abate di Clairvaux lo volle alla guida in un gruppo di dodici monaci inviati a fondare l’abbazia di Clambron, nell’Hainaut, e dove giudò i monaci fino al 1156.
Dopo quell’esperienza, tornato a Clairvaux, non vi rimase per molto tempo.
Alla morte di Roberto di Bruges, successore di San Bernardo, è stato eletto terzo abate di Chiaravalle.
Non volendo accettare l’incarico si ritirò in solitudine in una certosa a pregare, dove incoraggiato da una visione della Vergine Maria e consapevole dei doveri imposti dalla “Carta Caritatise2 dei cistercensi, accettò la nomina.
Nel 1161, è stato eletto abate di Cîteaux, l'abbazia fondatrice dell'ordine cistercense, che si trova nel territorio del comune di Saint-Nicolas-lès-Cîteaux, cantone di Nuits-Saint-Georges, nel dipartimento della Côte-d'Or, in Borgogna-Franca Contea, divenendo di fatto il responsabile dell’intero ordine cistercense.
Nell’abito del suo governo fu attivamente partecipe nella canonizzazione di San Bernardo, suo maestro spirituale, morto nel 1153. A questo scopo, nel 1163 si recò a Parigi per incontrare papa Alessandro III.
Colpito dalla febbre e gravemente malato ricevette la visita di Ludovico il Giovane, re di Francia. Morì poco dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti dal Pontefice stesso.
Nei menologi cistercensi, il beato Fastré, primo abate di Cambron, abate di Clairvaux e Citeaux e ricordato e festeggiato nel giorno 21 aprile.
Autore: Mauro Bonato
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