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Roma. Padre Pio da Pietrelcina e
Ignazio da Santhià, José Maria
Escrivà de Balaguer, Juan Diego
Cuautlatoatzin, e Benedetta Cambiagio Frassinello.
Due frati cappuccini, il fondatore dell'Opus
Dei, il piccolo veggente di Guadalupe, la
fondatrice delle Benedettine della Provvidenza:
sono i cinque Beati per i quali, ieri mattina, la
Congregazione per le Cause dei Santi ha promulgato
ieri, alla presenza del Papa, i decreti di
canonizzazione. E che presto, non appena il Papa
fisserà la data per la cerimonia, saranno
pubblicamente elevati come Santi agli onori degli
altari.
Sono tredici in tutti i decreti promulgati ieri
nella sala Clementina del Palazzo apostolico, in
Vaticano. Oltre a quelli riguardanti l'attribuzione
di un miracolo ai cinque già citati prossimi
santi, quattro riguardano il riconoscimento di
quattro miracoli attribuiti all'intercessione di
quattro Servi di Dio - che quindi saranno
beatificati - e altri quattro il riconoscimento
delle "virtù eroiche" (il primo gradino di
una causa di beatificazione) di altrettanti Servi
di Dio. I prossimi Beati sono Ludovico Pavoni,
fondatore dei Figli di Maria Immacolata, Marco
Antonio Durando, fondatore delle suore di
Gesù Nazareno, Maria Cristina
dell'Immacolata concezione (Adelaide Brando),
fondatrice delle suore Vittime espiatrici di
Gesù sacramentato, tutti italiani, e il
colombiano Luigi Vairara, fondatore della
Congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di
Gesù e Maria. Di Bruno Marchesini, chierico
dell'arcidiocesi di Bologna, degli spagnoli
Giovanni Nepomuceno Zegrì Moreno e Pietro
Legaria Armendarìz e della argentina Maria
Ludovica (Antonina De Angelis) sono state infine
come detto riconosciute le virtù
eroiche.
Alla firma dei decreti da parte del Papa, avvenuta
nella sala Clementina, hanno assistito, accanto a
cardinali, vescovi, postulatori delle cause e
responsabili delle congregazioni religiose
interessate, anche il piccolo Matteo Pio Colella,
il bambino miracolato da padre Pio, con i genitori.
Per i prossimi Santi il lungo iter della
causa si chiuderà formalmente nel corso di
un Concistoro pubblico durante il quale Giovanni
Paolo II, sentita l'opinione di tutti i cardinali
della Chiesa cattolica, deciderà se e quando
procedere alle canonizzazioni. È in quella
stessa sede che il Papa fisserà le date
delle cerimonie nel corso delle quali
proclamerà la santità dei Beati, che
da quel momento saranno "ufficialmente" Santi.
È probabile che questo Concistoro pubblico
si possa tenere già nel prossimo mese di
gennaio.
Con le promulgazioni di ieri, ha detto in un breve
discorso il Prefetto della Congregazione delle
Cause dei Santi cardinale José Saraiva
Martins, «si avvia alla conclusione di un anno
segnato da una intensa e fruttuosa
attività», con 43 decreti sui miracoli,
sul martirio e sulle virtù eroiche emanati
nei mesi scorsi ed i tredici di oggi. «Si
tratta anzitutto - ha detto il porporato, che ha
brevemente tratteggiato le figure dei tredici
protagonisti dei decreti - del beato Josemaria
Escrivà de Balaguer, fondatore dell'Opus
Dei, figura eminente della Chiesa del XX
secolo. Promosse con fervore instancabile la
santità laicale e con molte iniziative
portò il lievito del vangelo nella
società del nostro tempo. Il miracolo, che
gli viene attribuito, è avvenuto lo stesso
anno della beatificazione». Di Padre Pio, poi,
figlio spirituale di san Francesco d'Assisi, il
Prefetto ha ricordato le parole pronunciate dal
Papa durante la beatificazione: «Questo umile
frate cappuccino ha stupito il mondo con la sua
vita tutta dedita alla preghiera e all'ascolto dei
fratelli», «il suo corpo segnato dalle
stimmate, mostrava l'intima connessione tra morte e
risurrezione, che caratterizza il mistero
pasquale».
Salvatore Mazza
(da Avvenire - 21 dicembre 2001
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